Di pane e cioccolato...

Eccomi qua, data la grande richiesta, con una ricetta a base di cioccolato. Non è la solita torta al cioccolato, è un po'particolare e speziata..Un po' come sono io :)

Torta di pane e cioccolato

Ingredienti:

1/2 Litro di latte;
150 g di pane raffermo;
125 di zucchero;
100 g di cioccolato fondente (io ho utilizzato quello al 75% di cacao);
50 g di burro;
40 g di mandorle in scaglie;
3 uova;
1 tappo e 1/2 di Rum;
1 bustina di vanillina (o qualche goccia di aroma di vaniglia);
noce moscata, cannella;
buccia di arancia;
zucchero al velo.

Grattugiate il pane (se siete masochiste come la sottoscritta, altrimenti frullatelo nel mixer) e lasciatelo ammorbidire nel latte, dopo aver grattugiato un po' di noce moscata e spolverizzato di cannella (usate le spezie con parsimonia, altrimenti rischiano di rendere amaro il composto).




Frullate anche le mandorle e unitele al pane
Lavorate i tuorli con lo zucchero, la vanillina e il rum e quando il composto sarà soffice, unite il burro morbido e amalgamate bene il tutto (qui Elena è stata fondamentale: ha continuato a mescolare, mentre io mi occupavo del cioccolato).


In un pentolino sciogliete a bagnomaria il cioccolato (mi raccomando a fiamma bassissima). Unite il pane e latte al composto di uova e zucchero poi versateci il cioccolato fuso. Montate a neve salda i 3 albumi con un pizzico di sale e amalgamate anche questi delicatamente al composto.



Imburrate uno stampo a cerniera (di circa 26 cm ) e spolverizzatelo di pangrattato, versatevi il composto e infornate la torta in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti di cui almeno gli ultimi 10 con il calore da sotto.



Verificate la cottura con uno stecchino, ricordate però che si tratta di una torta che rimane abbastanza morbida all'interno. 
Lasciatela raffreddare e servitela cosparsa dall'immancabile zucchero al velo...



Credetemi, anche solo il profumo che vi ritroverete per casa dopo aver cotto questo dolce vi metterà di buon umore! 

Foto: Cristina

Commenti

  1. E' vero... io l'ho gia assaggiata!!!! Buooooona e basta! Domani Bis!

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  2. Promette bene!Peccato che i miei odino la cannella, quindi mi segno la ricetta per un futuro più libero...

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  3. Pamela, sono proprio contenta ti sia piaciuta..così ho ricambiato il passaggio di oggi: mi hai salvata!

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  4. Ciao Fà..mi spiace per la cannella, forse però puoi farla ugualmente anche senza, in fondo io ne metto davvero poca. Il fatto è che sono cannella - dipendente!

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  5. Cari lettori, domani pomeriggio andrò a seguire la conferenza: "Design e Distretti a confronto. L'esperienza di Matteo Ragni". La conferenza si svolge all'interno della mostra "UdDesign" una rassegna dedicata al rapporto tra design e imprenditoria friulana. La mostra è interessante ed è a ingresso gratuito per chi si iscrive al convegno entro le ore 13 di domani.
    Trovate maggiori informazioni sulla mostra qui: http://www.udinecultura.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/cittavicina/cultura/it/musei/gallerie/eventi/incorso/udesign/index.html
    e sul convegno qui: http://www.asdisedia.com/design-e-distretto-confronto-lesperienza-di-matteo-ragni.html
    Se è permesso fare qualche foto, posterò il tutto :)

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  6. Ciao! CIOCCOLATO MON AMOUR!! Grazie, grazie! :) Non appena avrò l'ispirazione metterò la ricetta in pratica! Forse ci vediamo domani alla conferenza!

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  7. Non c'è di che Francesca..Mi farebbe davvero piacere vederti domani :)

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  8. Ciao Cristina,
    sono venuta a sbirciare il tuo blog, quante belle ricettine!! A Udine sono stata una volta nel 2000 per una conferenza all'università, e mi ricordo delle mangiate spettacolari e una città proprio bella...
    a presto! Patrizia

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  9. Buondì Patrizia e grazie di essere passata! Se per caso dovessi tornare a Udine sarò lieta di farti da guida :) Nel frattempo, sei la benvenuta in questo spazio.

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  10. Che fate di bello stamattina? Che progetti avete per il fine settimana?? E già, perchè oggi è venerdì! Venerdì è la giornata della settimana che preferisco: sono nata di venerdì. Tutto bene quindi anche se mi sono svegliata alle 5 perchè lui doveva partire presto per lavoro..Sono solo al secondo caffè :)

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  11. Ciao!!!! Anche a me il venerdi piace particolarmente... perche e il giorno che chiude la mia stressatissima settimana lavorativa... non ne posso piu!!!! abbiamo una cosa in comune anche io questa mattina mi sono svegliata alle 5 ma io non riuscivo a dormire.... cosi me ne sono andata a fare una camminata verso le 6 però negli albori di Rosazzo... la mattina nel silenzio è incantevole!!!!!
    Saluti a tutte e Buon week!

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  12. Belle le passeggiate mattutine Pamela! A me piace un sacco anche arrivare a Udine al mattino presto e fare un giro in centro, scoprendo la città che si sveglia..
    Buon fine settimana anche a te :)

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  13. Ciao!! Buon fine settimana a tutte! Buona la torta, peccato che io non abbia la pazienza di fare i dolci! E brava Elena che aiuta la sua mamma in cucina :D

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  14. Questo fine settimana è culturale:ieri sera c'era la presentazione di un volumetto sugli affreschi della chiesetta di S. Antonio Abate a Barbeano, oggi mostra di tappeti all'ex convento di S. Francesco a Pordenone...

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  15. Ciao Angelina alias "the siren" , a me preparare dolci rilassa..In realtà non sono particolarmente golosa. Ero la gioia delle mie compagne di appartamento negli anni dell'università..Adoravano i miei "momenti di relax" :)

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  16. Cucinare assieme ad Elena è davvero divertente, lei si mette il suo grembiulino, si lava le mani, si lega i capelli e si presenta con la seggiolina per salirvi sopra, dato che ancora non arriva comodamente al piano di lavoro.. Io facevo lo stesso con nonna.. Adesso poi che facciamo pure le foto per il blog si impegna ancora di più!

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  17. Saparunda, a mia discolpa posso addurre due motivazioni: 1) avevo del pane avanzato in eccesso 2) le richieste sul tema erano state svariate :) Per fare ammenda cercherò un piatto leggero in rispetto alla tua fase dietetica.

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  18. Mi piacciono i fine settimana culturali..Io ieri sono andata alla mostra + convegno di cui parlavo e di cui spiegherò meglio nel prossimo post (ho fatto le foto..ora devo solo sistemarle) e domani alle 18 sarò ad un concerto di violino e pianoforte in villa con annesso assaggio di vini..La rassegna si chiama "Enoarmonie" e coniuga l'ascolto della musica alla degustazione di vini locali.

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  19. Fà aspettiamo anche da te un resoconto sui due eventi. Mi piace l'idea che oltre a raccontarvi un po' di ricordi e a condividere le mie ricette, possiate anche voi dire la vostra come in una bella chiacchierata fra amiche/amici. Questa esperienza da blogger mi sta piacendo ogni giorno di più!

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  20. Presentazione libro.
    Si tratta di un volumetto che raccoglie alcuni commenti sulla chiesetta di S. Antonio Abate di Barbeano e sul ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo che la decora. La mano dell'artista non è ancora all'apice della maturità, ma rimane un grande esempio di rinascimento friulano.
    A seguire era stato organizzato un rinfresco (very light) a base di prodotti della norcineria, in ricordo della tradizione del "purcit di Sant Antoni" che girava per le vie del paese durante l'anno per poi essere macellato, e degustato, in questo periodo.
    Io ho agguantato due copie del libello, me ne son fatta dedicare una dal curatore, un compaesano, e poi ho snobbato il rinfresco, visto che non sarei stata in grado di digerirlo...

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  21. Kaitag, arte per la vita, Pordenone, ex convento di S. Francesco, fino al 30 gennaio.
    I Kaitag sono dei drappi ricamati con sete colorate che la popolazione dell'omonima regione del Daghestan (Caucaso) produceva per segnare i momenti cruciali dell'esistenza: nascita, matrimonio e morte. Sono ricami particolari la cui tecnica è andata perduta con l'avvento del comunismo, che hanno spesso forti connotazioni simboliche derivanti dalla miscellanea di culture che si è stratificata nella regione nel corso dei secoli. Abbiamo avuto l'onore di essere accompagnati dal curatore della mostra che, con grande passione, ci ha spiegato quel poco che si sa su questa misteriosa espressione culturale in cui questa popolazione di poveri pastori investiva le proprie poche ricchezze (per l'acquisto dei fili di seta). Non avevo la minima idea di cosa avrei visto, ma sono uscita affascinata!

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  22. Ciao Crisss!!! Questa torta al cioccolato e spezie è una meraviglia..(mi piace molto la cannella...ho dei barattoli pieni) e non ti dico il rum...Lo ADORO!!! Vedo che Elena si diverte e poi è un'ottima aiutante;-))). Brava Elena!
    Bene, già che ci sono..ecco il "Ti punch" (petit punch). Credo sia bello scambiarsi ricette e piccole "perline" di cucina, no? Ingredienti: rum "vieux" (quello chiaro è troppo forte e ha un gusto poco speziato), una o due fettine di lime, zucchero di canna, sciroppo di canna (dopo vi spiego come si fa..io l'ho preso già fatto), qualche goccia di vaniglia.
    Primo step: prendete il bicchiere (non alto!) e bagnate il bordo con del rum. Poi passatelo per lo zucchero di canna. Diciamo che è più uno step decorativo, ma che fa il suo effetto "Caraibi".
    Secondo step: schiacciate all'interno del bicchiere la fetta di lime per estrarre il succo. Poi togliete la buccia. Terzo step: aggiungete un dito di rum vieux e 4 goccie di vaniglia.
    Quindi lo sciroppo di canna..non molto..Io lo faccio ad occhio... (sono come la mia nonna...vado così;-))).
    Ultimo step: mescolate il tutto con un cucchiaino.
    Infine, decorate, se volete, con una fettina di lime il bordo del bicchiere. Et voilà il "Ti punch".
    Come si fa lo sciroppo? Intanto vi dico che è un ottimo alimento e ai Caraibi lo danno ai bambini piccoli (consigliato dai dottori).
    Prendete dell'acqua e dello zucchero di canna. Quantità: (sempre ad occhio...;-))). Tutto amalgamato dentro ad un pentolino. Riducete il tutto (fuoco basso) a una specie di liquido denso. Non esagerate con il peso specifico...(ahahah). Finito! Adesso sapete come fare lo sciroppo di canna da zucchero...facilissimo!!!
    Ai Caraibi lo vendono già pronto, ma si può fare benissimo in casa. Di solito quando viaggio mio marito ed io andiamo sempre in una libreria ben fornita e compro libri di cucina e altro. Mi piace molto conoscere e assaggiare la cucina locale. Ora con me non ho il libro (non mi trovo in Italia) altrimenti vi dicevo le dosi esatte. Però, fidatevi perchè è facilissimo. Poi se una ha un po' d'occhio...il gioco è fatto;-))
    Vi assicuro che se avrete ospiti a casa farete un figurone perché oltre ad essere buonissimo, in Italia non è conosciuto per niente. Logicamente si serve prima di mangiare.
    Spero vi piaccia!
    Vivi

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  23. Non vedo il mio commento pubblicato, ma mi fido!!;-)
    Intanto vorrei dire a Fa (ciao fa!;-)) che quello che ha spiegato sui Kaitag mi è piaciuto moltissimo. Adoro queste cose che oltre ad essere belle hanno un significato culturale così profondo e con radici tanto antiche.
    Inoltre, essere accompagnati dal curatore della mostra è un grande privilegio perché chi meglio di lui può spiegare con tanta passione e conoscenza la mostra?
    Immagino già i colori e la seta insieme...una MERAVIGLIA!!!
    Sono rimasta affascinata anch'io nel leggere il post di Fa!!!
    Peccato che non solo quest'arte ma anche tante espressioni artistiche siano state cancellate da un regime che portò indietro o cancellarono (com'è successo in pittura e architettura) il livello artistico così alto al quale erano arrivati in Russia... Pensate che molti movimenti artistici, come il Cubismo, furono ritenuti sovversivi e cancellati per essere soppiantati da un Classicismo "trito e ritrito" con monumenti in onore dei lavoratori delle miniere di carbone, la donna lavortrice o temi simili.
    C'è un bellissimo libro di Federico Zeri dove lo storico spiega benissimo questo fenomeno e anche l'ultimo libro di Storia dell'Arte di Argan ha in copertina uno "schizzo" di uno di questi grandi artisti...
    Tornando ai Kaitag...quanto mi sarebbe piaciuto vedere la mostra!!! Ma so già che non potrò esserci....;-(
    Comunque, spero che essa sia ben rappresentata da un catalogo così da poter capire ed ammirare al meglio l'expò.
    Un abbraccio!
    Vivi

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  24. Buongiorno a tutti!! No, non ero stata risucchiata nella nebbia di questi giorni, tranquilli.. Innannzi tutto grazie a Fà che ha condiviso il suo week end culturale. Affascinante la storia dei Kaitag..Se riesco verrò volentieri a visitare la mostra.

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  25. Bentornata Vivi e grazie per la ventata di Caraibi che ci hai regalato! Considera che qui da noi è freddo e c'è la nebbia.. Anche solo pensare ad un posto caldo evocato da una ricetta, ti fa sentire meglio :) Sul tuo secondo commento concordo, ci sono culture che sono state letteralmente sfregiate da regimi che sotto l'ombrello di una falsa uguaglianza ponevano una sconfinata ignoranza.. Penso al Tibet, all'Armenia, all'Afghanistan, ma anche a tante zone dell'Africa dove si è tentato di cancellare la cultura passata e dove purtroppo molto spesso si è riusciti in questo barbaro intento.

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  26. Appello ai naviganti, fate anche voi come Fà e Vivi, così che questo spazio si animi sempre più di tante cose buone, di emozioni e di quella che mi piace definire "cultura vissuta".

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  27. Ora visto che ieri sera sono finalmente riuscita a sistemare le foto, posto qualcosa di nuovo..A più tardi!

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  28. Sono contenta che i kaitag siano piaciuti! Esiste un catalogo, credo che il titolo sia quello della mostra "Kaitag arte per la vita", bilingue che dà anche idea delle influenze di questi oggetti di arte tessile su alcuni esponenti della cultura occidentale.

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  29. ma allora devo cambiare pagina....

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  30. Mmm.. il catalogo.. Quando visito una mostra, quasi sempre lo acquisto e credo di aver trasmesso geneticamente la cosa ad Elena!

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