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Visualizzazione dei post da 2015

Caro Babbo Natale...

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Stamattina ho fatto due cose importanti: ho bevuto il caffè e mi sono lavata i capelli. A una settimana e due giorni dal cesareo sono cose splendide, sappiatelo. E ora sono qua, nella mia cucina silenziosa, illuminata (si fa per dire) dalla grigia luce della nebbia. Sono qua a scrivere - non so bene di cosa - con una mano sola, perchè l'altra regge un fagottino che ogni tanto apre gli occhi e mi osserva, poi li richiude e sorride beato, di quella beatitudine perfetta di cui godono i neonati nella fase post poppata - post cambio pannolino. Pensavo a Babbo Natale e a quanto sia bravo ad esaudire desideri... Pensavo a quando gli chiesi una sorellina e lei arrivò, nove mesi dopo, il giorno del mio compleanno. Pensavo all'anno scorso quando mi attraversò la mente l'idea di un bimbo nuovo e ora eccoci qua, io e lui: lui sbadiglia, io scrivo. E penso a come sia bello, nonostante tutti i comuni affanni, grandi e piccoli, avere una famiglia, non importa come composta: sentirs

Ancora una settimana...

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Mi spiegate come è possibile che siano passati 9 mesi??? Ok, d'accordo che il termine, che doveva essere il 25 dicembre è stato anticipato gioco-forza al 14 dicembre, ma sempre 9 mesi sono trascorsi. Oh, mamma! Pochi giorni fa, una lettrice del blog, che ringrazio infinitamente del pensiero, mi ha scritto una mail per avere notizie. Lei non mi segue sui social e qui... Chiedo venia a tutti, l'aggiornamento l'ho davvero trascurato. Ora sono qua, con il pancio-cocomero perennemente in movimento, con la voglia di un panino di salame, con la casa sopra-sotto a causa dei pittori, perchè sì, noi le cose mica le facciamo per tempo... Anche la valigia non è del tutto fatta e poi ho mille liste di cose da fare, tutte affollate nella testa: aspettano solo un foglio di carta, per prendere vita, manco fossero una fila di bebè in arrivo e non uno soltanto. Eppure mi sono presa questo tempo per voi, per me. Per raccontarvi che sono felice e triste ansiosa e spaurita agitata e

Ritratto di signora

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La sala d'attesa di un reparto d'ospedale è una sorta di limbo, dove il tempo scorre rallentato, dove tu non sei più tu, ma un numero nelle mani di quella persona in camice azzurro che segui speranzosa con lo sguardo, mentre cammina, sempre uguale, su è giù per il corridoio, oltre la porta. La sala d'attesa è un luogo di silenzi e di sussurri, di sguardi che distolgono lo sguardo, di pensieri che vorresti avere la capacità di non pensare, un chip emozionale che ti piacerebbe poter disattivare. La sala d'attesa è per gente di passaggio che attende, appunto, un verdetto. Siamo tutti diversi e tutti uguali su quelle sedie, che, più passano i minuti, le ore, più diventano scomode. Prima in tanti, poi via, via sempre meno, Mi porto un libro, affinchè sia il mio compagno in sala d'attesa. E' il mio tentativo di evasione, anche se i pensieri sono sempre lì, a quel numero impresso su un bigliettino di carta, vanno di pari passo con le righe lette, le pagine

L'importanza di un libro

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Durante il fine settimana ho ultimato la lettura di questo libro che mi è stato prestato dalla mia amica Elena. Non trovate sia una cosa bellissima scambiarsi i libri? Tra i tanti pensieri ed emozioni che mi ha suscitato ho deciso di condividere con voi questa raccomandazione che l'autrice mette in bocca ad uno dei protagonisti e che, secondo me, spiega splendidamente l'importanza della "compagnia di un libro" "Non dimenticarti mai della compagnia di un libro. Non ti sentirai mai sola e avrai in ogni momento disponibile un mondo solo tuo: Ci sono libri in cui troverai te stessa, altri che ti sveleranno idee sconosciute. Alcuni ti faranno paura, altri piangere o ridere. Anche dal più inutile imparerai qualcosa, perchè un libro racchiude sempre un'esperienza di vita. Arriverai ad amarli al punto da non riuscire più a stare senza. Se hai qualcosa da dire, fallo attraverso un libro. Se hai voglia di vivere una vita diversa da quella che stai vivendo,

Dal Diario di Lei: Lei, Io e l'Altra (me) incinta

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Questo post contiene un estratto del mio personale psico-dramma quotidiano, potete tranquillamente astenervi dalla lettura. Non mi arrabbierò. Giuro. Fa troppo caldo per certe elucubrazioni. Ed è probabile che il caldo soffocante ed opprimente ne sia la causa principale. Come quando capita un incubo dopo aver mangiato pesante. Quando è nato questo bel progetto editoriale di Veronica -  http://40spesibene.it/ - Lei ha pensato che le sarebbe piaciuto farne parte. Era una delle prime volte che ammetteva con se stessa di essere arrivata ai benedetti (o spesso vituperati) 40. Non era sicura di averli spesi bene, ma diciamo che, riflettendoci un po' su, non le dispiaceva come stessero andando le cose. Non le dispiaceva essere donna, moglie, mamma, figlia, sorella, amica, blogger, lavoratrice e sì, ancora un po' sognatrice. Lei si stava avviando verso una sorta di serenità interiore. Lei si stava dicendo che tutto sommato aveva raggiunto un equilibrio. Lei faceva proge

#Friuliartigiano ad EXPO 2015

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Abbiamo quasi le valige pronte. Per dove? Milano e l'EXPO. E sì perchè noi scegliamo quello che, probabilmente, sarà il fine settimana più rovente dell'anno per visitare il più discusso degli eventi italiani e planetari del momento. Perchè proprio questa settimana? Perchè è la settimana della nostra bellissima regione: il Friuli Venezia Giulia. Perchè la Regione sarà presente anche al  Fuori EXPO  organizzato da Confartigianato in Via Tortona, 32, con una serie di eventi e un allestimento curato da Fabrica (Centro ricerche sulla comunicazione del Gruppo Benetton) - da stasera al 5 luglio. Perchè ho potuto dare un mio piccolo contributo organizzativo alla serata del 4 luglio, in cui tante aziende del nostro territorio avranno occasione di farsi conoscere. E ne sono orgogliosa. Perchè se siete miei lettori e siete in zona Milano sarete i benvenuti e qui sotto potrete trovare l'invito ufficiale. Grazie alla preziosa collaborazione con il team di

I post di Elena: il Museo Egizio di Torino

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Ciao care lettrici e cari lettori del blog, la mamma è molto impegnata in questo periodo e non riesce ad aggiornare il blog. Allora ho deciso di pensarci io. Questa sera Rai 1 trasmette un programma speciale , condotto da Alberto Angela, che racconterà la sua visita notturna al Museo Egizio di Torino . Con mamma e papà sono stata a Torino ad aprile per la pre-apertura dell'Ostensione della Santa Sindone, che è stata una cosa bellissima, ma il fatto più importante per me è stato proprio quello di poter tornare a visitare il Museo Egizio. Lo avevo visto quando avevo sei anni ed era ancora il vecchio museo, non quello di oggi di cui avevo sentito tanto parlare, perchè è diventato più moderno e ricco di reperti, poichè, con la nuova disposizione delle sale si sono ricavati maggiori spazi. E poi si possono fare le fotografie! E io ne ho fatte un sacco. Quindi perchè non metterle anche qui sul blog? Almeno quelle che penso siano alcune delle meglio riuscite. Eccomi qua al la

Le ricette del lunedì: taglierini al ragù di pesce spada

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Buon inizio settimana, con il sole, il caldo. E mi scatta la voglia di estate, di mare. Sia l'estate che il mare in effetti sono ancora piuttosto lontani, così a pranzo ho pensato di portarli almeno nel piatto. Che ne dite? Provate anche voi? Questo è stato il risultato finale... Per arrivarci, ecco gli ingredienti: Un nido di taglierini all'uovo a testa; una fetta di pesce spada, privata della pelle della lisca e tagliata a cubetti; 2 filetti d'acciuga sott'olio un cucchiaio di capperi passata di pomodoro in latta (per far prima ne mio caso, ma ho provato anche la variante con i pomodorini tagliati a dadini) 1/2 bicchiere di vino bianco secco 2 spicchi d'aglio origano, sale, pepe olio extravergine di oliva foglie di basilico per decorare E la preparazione: Ho fatto imbiondire l'aglio in circa due cucchiai di olio in una padella antiaderente, ho versato i cubetti di pesce spada, insaporito con il trito di acciuga e capperi e sfumato

Il meglio di aprile #1

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Nelle ultime settimane ho pensato a tanti post. Ho scattato foto di ricette, foto della creatività di Elena, foto varie. Ho pensato di scrivere di questa o quella cosa. Poi niente. Il tempo sempre tiranno, la stanchezza, il desiderio di staccare dallo schermo e di concentrarsi su cose diverse, come rinvasare una pianta, leggere una rivista abbandonata da chissà quando o un libro lasciato a metà, giocare a pallavolo nel cortile... Abbiamo avuto occasione di vistare un'azienda bellissima del nostro territorio che produce organi da generazioni. Grazie alle spiegazioni del maestro Gustavo Zanin è stata davvero un'esperienza memorabile. Siamo stati a teatro al concerto della Budapest Gipsy Symphony Orchestra ed è stato un altro momento proprio bello e da ricordare. E nel mezzo tanto lavoro per noi in azienda e tanto studio per lei. E le giornate volano una appresso all'altra. Penso spesso: questo lo scrivo sul blog... dopo... domani... forse stasera... Oggi sono qua

Le ricette del lunedì

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Quando sono da sola, sperimento. Sperimento sapori. Provo accostamenti di ingredienti e colori Così è diventato un avanzo di riso Che ne dite? Vi ispira come pasto veloce? Vi basterà una porzione di riso jasmine, mezzo avocado radice di zenzero fresco una o due fette di prosciutto cotto passato in padella qualche istante per renderlo più saporito succo di lime olio extravergine di oliva pepe bianco. Il riso può essere freddo o al massimo tiepido. Private l'avocado della pelle, tagliatelo a pezzi grossolanamente e spruzzatelo con il succo di lime perchè non annerisca. Condite il riso con l'olio, aggiungete l'avocado, il prosciutto e infine lo zenzero tagliato a scaglie sottili e una spolverata di pepe. A me è piaciuto un sacco :) Buon lunedì e alla prossima! Foto: Cristina

Il meglio di marzo #1

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Marzo è un mese di cambiamento. E' il mese in cui si inizia a scrollarsi di dosso il torpore invernale. Marzo è il mese in cui sbocciano i fiori e le idee che si profumano di desideri e speranze, come le violette che spuntano ovunque, anche tra le pietre più dure. Marzo quest'anno è iniziato con il vento. E - lo sapete - il mio rapporto con il vento è di amore e odio. La mia sinusite lo odia, ma amo lo scompiglio che porta tra i capelli. Accarezza, a volte sferza, fa sentire vivi. Ho voglia di sistemare il blogghetto. Di renderlo più bello. Elena ha un sacco di idee e voglio offrirle uno spazio ancora più carino per esprimerle. E' vero il tempo è poco, ma, un passo alla volta, ce la farò. Intanto ho messo come sfondo il cielo, come quello che c'è là fuori. Chissà che non sia di buon auspicio! Sì, sono quella con la testa fra le nuvole... E il vento tra i capelli. Voi, cari lettori, siete il mio prezioso incoraggiamento. E vi ringrazio. Vi las

Dal Diario di Lei: gente da teatro

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Lei pensa che fare la fila al guardaroba del teatro dopo uno spettacolo sia un'esperienza trascendente. E non stiamo parlando del dopo-spettacolo di uno show hippy post Woodstock, ma di un balletto classico. Avete presente? Quello sulle punte, con ballerine eteree che sfiorano la scena e torniti ballerini in calzamaglia che le sollevano come se Newton con le sue leggi non fosse mai esistito. Sì quello. Quello a cui si dovrebbe accedere con una sorta di reverenza, non con la borsa della spesa, da utilizzarsi come mezzo antisfondamento. Perchè non ti serve la scorta di acqua minerale, nè lo snack cerealizzato-azuccherato, nè le cuffiette, nè le scarpe da ginnastica, santo cielo! Perchè al termine, mentre ancora scrosciano gli applausi, non devi correre a buttare la pasta e non è necessario alzarsi di fretta, camminando sui piedi di quelli che hanno ancora gli occhi lucidi di emozione per la meraviglia appena conclusa. In fila - Lei osserva - puoi scorgere in accalcato dis

Il meglio di febbraio #1

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Vento forte, fortissimo. Gelida Bora del Nord. Che sferza, pulisce. Bora scura, cielo di alluminio, e tanto freddo che si insinua in ogni fessura, e punge gli occhi, e la pelle. La voglia di un caffè caldo, tante idee avviluppate, il desiderio di superare la stanchezza e leggere un po'. E raccontarlo. Forse nessuno vedrà questa pagina. Ma in una giornata così sarebbe un peccato perdere l'occasione di raccogliere un mazzo di pensieri e parole e liberarli insieme nel vento. Pensieri come quelli Laura: http://www.paroladilaura.it/2015/01/la-magia-dei-vecchi-blog/ http://www.paroladilaura.it/2015/02/le-lezioni-della-pioggia/ o quelli di Dalia: http://mammachecasa.blogspot.it/2015/02/lasciar-andare.html Immagini come quelle di Valentina: http://www.travelupsidedown.com/2015/01/quando-la-neve-cade-varese-ligure-when.html http://www.travelupsidedown.com/2015/02/lago-di-gusana-sardegna-lake-of-gusana.html Viaggi come quello di Alessia: https://th

Dal Diario di Lei: scarpette da punta

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Lei guarda la schermata bianca. Si chiede da che parte cominciare a scrivere di un groppo sentimentale ed emozionale che da ieri è lì e le si rimescola dentro. Quel misto di orgoglio, di mammitudine e persino di invidia, sì perchè non si può dire invidia? Lei ricorda uno scricciolo, ma proprio uno scricciolo dai grandi occhi vispi che in un pomeriggio come tanti le aveva chiesto: "Esiste un asilo dove le maestre insegnano a ballare?" Lei ricorda quelle prime lezioni, quel primo anno che si concluse con una ranocchietta verde che saltellava sul palco mettendoci tutto il suo impegno e arrabbiandosi poi perchè la gente in sala aveva "osato" ridere di lei e delle altre ranocchiette. E poi ci sono state le farfalle, le coccinelle e via discorrendo. Un anno dopo l'altro. "Vuoi cambiare? Vuoi fare qualcosa d'altro?" "Assolutamente no." Era la risposta ad ogni settembre. Ieri sera finalmente le hai strette tra le mani. Le tue scar

Il meglio di gennaio #1

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Ieri leggevo questo post di Chiara in un momento di pausa ritagliato a fatica, come quando cerchi di tagliare il cartone con le forbici della carta e non è così semplice. Ieri è stata una giornata pesante, con tante, forse troppe cose. E non è stata una giornata particolare, non è stata l'eccezione, ma è il solito. Una "routine trita e frulla" che pare far correre le lancette dell'orologio più veloci, sempre più veloci. Dall'alba scura di queste giornate di inizio d'anno, al cuore della notte, anche quello scuro, denso, raggiunto come una conquista, per prendersi qualche briciola di meritato riposo. Il post di Chiara è luce, è colore, è come la ventata d'aria di primavera che ti accarezza quando apri le finestre in una bella giornata (no non mi ha pagata per scrivere, anzi probabilmente lei stessa non leggerà quello che scrivo.. quindi fatemi finire) La sua giornata da blogger, il suo lavoro da blogger. Il suo cogliere nel segno, il suo far scivola