Antico e moderno

Come vi avevo anticipato, venerdì ho partecipato al convegno "Design e Distretto a confronto. L'esperienza di Matteo Ragni". L'incontro si inquadra in un ciclo di eventi correlati alla mostra "UDesign" che potrete visitare, fino al 27 febbraio, all'interno della chiesa sconsacrata di S. Francesco a Udine.


Ingresso della mostra

Una delle cose che più mi preme sottolineare è la commistione tra antico e moderno che ti colpisce, potente, appena varchi la soglia della mostra.


Un'immagine dell'interno

Partecipanti al convegno

Non credo sia un controsenso, ma anzi una valorizzazione ulteriore di un percorso che dall'arte antica si snoda nei secoli per arrivare a quella che è l'arte oggi, arte di cui il design è una rappresentazione concreta. Parliamo naturalmente di buon design, di quello che ha basi solide, di quello che aiuta le nostre aziende a innovarsi, a contrastare la massa, ad avere un guizzo di entusiasmo creativo: non solo numeri, ma anche interessanti scommesse, che a volte lasciano il segno.

50 anni e 50 designers per Moroso (1952 - 2002)


Affresco nella cappella laterale

Cappelli
Certo pare che tra aziende e designers il rapporto, specie in terra friulana, sia improntato ad una certa diffidenza, ma è come accettare l'idea che un'ardita costruzione di tazzine venga tenuta sotto controllo da un affresco trecentesco. 

Spirale portatazzine Illy Caffè

Affresco  
La chiesa di S. Francesco, sorta nella seconda metà del Duecento è, infatti, uno dei più antichi edifici di Udine. All'iniziale stile romanico si sono susseguiti vari rimaneggiamenti, specie in epoca barocca. Nel 1934 era stato avviato un restauro per cercare di riportare alla luce le strutture più antiche, ma la chiesa subì gravissimi danni a causa dei bombardamenti e di un incendio nel 1945.

Esterno su Piazza Venerio
Fu ricostruita dopo la guerra e oggi, sconsacrata, è sede di mostre ed eventi culturali e si presenta di nuovo al pubblico con il suo rosone, con la sua pianta a croce latina, tipicamente francescana e ciò che rimane dei suoi affreschi.
Di Matteo Ragni trovate notizie dettagliate sul suo sito: http://www.matteoragni.com/
Si tratta di un architetto e designer milanese che si è distinto fin da giovanissimo per la sua capacità e creatività. Nel 2001, ad esempio, è stato insignito del premio "Compasso d'oro" per "Moscardino", piccola posata biodegradabile, oggi presente nella Collezione Permanente del Design al MOMA di New York. Come recitava l'invito " tra le altre consulenze, ha trovato il modo di far riconvertire parte dell'attività di un'azienda del Distretto della Sedia, inventando gli occhiali in legno curvato". Ossia questi:

Produzione W- EYE 2010
Come mamma, infine, ho trovato particolarmente interessante e delicato nella sua genesi un altro dei progetti di Ragni, ossia quello delle macchinine in legno, le potete scoprire qui: http://www.tobeus.it/tagged/home
Padre di tre figli, ha voluto realizzare " un gioco che dura, da conservare, da guardare invecchiare. Da passare ad altri bambini, ai figli dei figli nel tempo"... Anche qui lo scorrere lento da antico a moderno.

Vi saluto con quest'ultimo divertente scorcio:

Drago di Aldo Cibic per Moroso

Foto: Cristina; per gli esterni Elena.

Commenti

  1. Uff..Puff.. Non nego sia stato impegnativo realizzare questo post! Avevo tante cose da dire, immagini, emozioni da condividere..Spero vi piaccia :)
    Vi invito comunque, se non li avete già letti, a leggere anche gli ultimi interventi del post precedente..troverete tanti spunti interessanti..Ora esco a far la spesa, altrimenti niente pranzo!

    RispondiElimina
  2. Mi piace l'idea di far vivere la modernità in spazi antichi e condivido l'opinione del design come forma d'arte. Molti lo ritengono ciarpame, ma per me è un'espressione culturale.

    RispondiElimina
  3. Concordo Fà, il design è creatività, ma richiede anche una buona dose di tecnica, per trasformare l'idea in realtà.. Se resta puro esercizio non ha futuro. Credo però che non si possa prescindere da esso se si vuole continuare a infondere vitalità nelle nostre produzioni..Favorire un maggiore scambio di opinioni al riguardo credo che sia la strada giusta, anche da semplice osservatrice profana, assolutamente non addetta ai lavori.

    RispondiElimina
  4. Wow!!! Che super lavoro che hai fatto! :) Com'è andata poi con il "designer pazzo"? Hai rubato qualcuna delle fantastiche tazzine che erano esposte? ;) Buona serata

    RispondiElimina
  5. Buuuuuono lo strudel!!! ti do passaggi piu spesso! :)

    RispondiElimina
  6. Ciao Francesca, ammetto che il designer era davvero interessante, anzi sorprendente, ossia creativo anche nel modo di fare conversazione spicciola.. Del resto hai seguito anche tu il convegno, per cui.. La serata si è conclusa con un "aperitivo alla milanese in salsa friul-giuliana"..Ovvero, visto che eravamo circa una decina, invece di sederci a tavola siamo rimasti in piedi, in compagnia di: frittura di pesce e di verdura, cotto e Kren, radicchio rosso gratinato e, naturalmente, buon vino :9 Ammetto che le tazzine sono nel mio cuore, ma anche le macchinine in legno! Come dicevo questa sua idea la trovo deliziosa. Spendo una lancia pure a favore degli occhiali in legno di Ragni, si tratta di occhiali da riposo, per cui anche se qualcuno ha detto che sono assurdi perchè le stanghette non si possono piegare, io li trovo interessanti ugualmente. A te cosa è piaciuto invece? Racconta qui, oppure sul tuo blog, così veniamo a leggerti :)

    RispondiElimina
  7. Pamela, mi fai morire :)) Sono contenta ti sia piaciuto! Per chi non lo avesse capito, Pamela sta assumendo il ruolo di assaggiatrice ufficiale, complici i disservizi di Trenitalia.. Un hurrà per Pamela, un pietoso velo su Trenitalia!!

    RispondiElimina
  8. I lettori fissi del blog sono in aumento, per cui colgo l'occasione per ringraziare tutti fissi e non per il sostengno!

    RispondiElimina
  9. Hurra Hurra Hurra!!!!! Un bel Hurra pero anche per te perche son cosi buoni e io sono lieta dii buttare su chili per una nobile causa! hahaha :)

    RispondiElimina
  10. Beh, anche a me son piaciute le macchinine in legno! Nella mia testolina bacata è già un pò di tempo che vorrei realizzare un qualcosa in legno o in carta. Qualcosa di semplice e divertente, che non abbia bisogno di packaging di plastica o sperinquinante. Qualcosa che puoi in qualche modo smaltiree in casa tua una volta che ti stufi di usarlo. E poi erano così carine!!! C'era pure la ferrari in miniatura. Tra le altre cose mi ha colpito la supervasca in legno. Il legno trasmette quella sensazione di calore e contatto con la natura a cui non potrei rinunciare! ...ok, quante cavolate ho scritto?!?! :/
    Non oso immaginare che voli pindarici abbia fatto il "pazzo" (lo chiamo così in modo simpatico, ovviamente)! :) Vadoooooo...

    RispondiElimina
  11. Fossi nei panni di Pamela, pregherei per un ritardo dei treni ogni settimana! ;-)

    RispondiElimina
  12. Un saluto a Pamela, Francesca e Fà che commentano assiduamente e che ringrazio molto per questo. Buon inizio settimana a tutti!!! Io sono vittima della tosse, ma prometto che questa sera posterò qualcosa di nuovo, aspettate e vedrete..A più tardi :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Regine e Principesse ai tempi della globalizzazione

Mammablogger? No, Bloggermamma!

Staffetta di Blog in Blog: Sliding Doors