Il diario di Lei: Lei ha fatto il presepe

Ebbene sì, Lei è una persona scandalosa.
Lei non è in linea con il pensiero politically correct di questi tempi social.
Lei è una vetero-presepista.
Ok, direte voi la casa non è la scuola.
A casa puoi fare tutte le cose scandalose e irrispettose che vuoi, quindi perchè ne stai scrivendo?
Perchè a Lei questa cosa di vietare il presepe in una scuola ha dato un tantino su i nervi.
Perchè a Lei la posizione di quel Signor Preside è parsa più dettata da effimeri cinque minuti di popolarità che da reali motivazioni etiche.
Lei lo sa, la scuola è un'istituzione laica, ma questo non significa che una tradizione che appartiene alla nostra cultura da secoli non debba essere rispettata e spiegata.
Perchè la tolleranza non si costruisce vietando, la tolleranza nasce dove le cose sono conosciute e comprese.
La scuola, secondo Lei e le sue poche sparute convinzioni, dovrebbe insegnare oltre all'ABC, al 2+2=4 e alle leggi della fisica anche dei valori, dei principi su cui riflettere.
Non per urtare altrui pensieri e convinzioni, ma per confrontarsi sul cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Come può essere offensiva dell'altrui sensibilità la nascita di un bambino?
La tradizione del presepe fu iniziata da un tal Francesco, poverello di Assisi, che già ai suoi tempi aveva capito che l'eccesso è dannoso e che basta poco per essere felici.
Chi ha tutto spesso non ha niente.
Francesco era un italiano, quindi è una tradizione italiana, come l'ora del tè è una tradizione britannica, le sciarpe bianche una tradizione tibetana, è una tradizione come tutte le tradizioni del mondo.
Paese che vai tradizione che trovi.
Certo c'è quel messaggio religioso che potrebbe infastidire, ma il messaggio religioso è per coloro che a quella religione credono ed è solo una parte del messaggio di quella piccola capanna.
Forse per questo ad Assisi tutte le confessioni si ritrovano a pregare per la pace del mondo.
Perchè i valori che predicava il buon Francesco andavano oltre il suo essere cristiano.
Guardate il presepe come lo vede Lei.
Lei vede una mamma e un papà e la loro creatura appena nata.
Lei vede una coppia di profughi che nessuno aveva voluto accogliere perchè erano stranieri, perchè era tardi, perchè non erano vestiti all'ultima moda.
Lei vede la potenza della vita che viene al mondo ovunque se è la sua ora.
Lei vede un bimbo che non ha la possibilità di scegliere dove nascere e che perciò si ritrova in una mangiatoia e non in una culla termica superaccessoriata.
Lei vede due genitori che lo guardano quel bimbo, nel silenzio della notte senza telecamere, selfie e condivisione mondiale, se non alcuni pastori che si fermano perchè forse, più che il canto degli angeli, hanno sentito il vagito di un bimbo e chi non si fermerebbe al sentirlo nella notte?
Lei vede una giovane mamma con tutti i pensieri, le paure, le ansie di una mamma.
E un papà che quel figlio lo ha accettato comunque anche se viene da una storia che non gli è del tutto chiara.
Non c'è offesa, non c'è scandalo in una vita che inizia.
E se poi quella vita inizia nella difficoltà, ci sono tanti interrogativi che dobbiamo porci.
Che dobbiamo porre ai nostri ragazzi.
Vietarla è troppo comodo.
Se una cosa non c'è non è necessario parlarne.
Per questo in tanti tempi e in tanti luoghi lo strumento della censura andava e va tutt'ora così di moda.
Perchè è straordinariamente comodo.
Ecco Lei la vede così, la faccenda.
Le spiace essere spinosa.
Ma il suo cuore le diceva questo, mentre una Bimba quasi-ragazzina sistemava le statuine sotto l'albero.
Lei di solito è sempre dalla parte della scuola, ma questa volta no.
E non certo per una posizione politica.
Lei odia che queste cose poi diventino inevitabilmente oggetto di strumentalizzazione politica.
Ma per una convinzione radicata e profonda che si annida nel DNA di Lei.



E scusate  in anticipo se sono stata offensiva...

Foto: Elena

Commenti

  1. L'integrazione andrebbe favorita in ben altri modi. La censura è solo un modo per ignorare il problema. Secondo me avrebbero dovuto fare il presepe e aggiungerci un tocco di internazionalità, con ogni bambino strbiero che ci metteva qualcosa della propria terra. Integrazione è entrare nella cultura di un luogo e legare tra loro vari fili, diversi ma legabili tra loro seppur perfettamente distinti.

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  2. non scusarti. Non sei stata offensiva ma chiara, corretta ,giusta.
    Hai ragione. la censura è una comoda via di fuga. IO VIETO, così non ne dobbiamo più parlare, non dobbiamo più vedere, non ci dobbiamo più interrogare.
    Non si può vietare LA VITA. Non si può vietare la commozione davanti ad una nascita, qualunque sia, davanti ad un bimbo, chiunque egli sia, dove nasca, da dove provenga.
    Tutto ciò sembra, oggi, trasgressivo. e la trasgressione vera ed intelligente....fa un pò paura. Emanuela
    PS. qua, a casa nostra, il presepe lo fa mio figlio, che ha quasi 28 anni e che ama enormemente questo momento di celebrazione di VITA

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  3. Sono passata per farti gli auguri di Buon Natale.
    Tanti auguri anche a Elena!

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