Udine, la mia città e...Nonna Pina

Ultimo giorno di giugno. Un mese che è stato ricco di emozioni, ad esempio per i saggi di fine anno, ma anche un mese dal tempo bizzarro con giorni caldissimi, mescolati a giorni autunnali, quasi che questo mondo fosse eternamente indeciso tra la lotta continua e il concedersi una pausa. Qui sul blog il mese si conclude con una tappa extra della Staffetta di Blog in Blog ,  anche questa volta in coordinamento con l'altro gruppo Facebook molto interessante che è Professione Blogger Il tema è uno di quelli tosti e, tra l'altro, entrambe le iniziative, la staffetta e il gruppo di discussione sul blogging non avrebbero probabilmente visto la luce senza Facebook !

<a href="http://www.bloglovin.com/blog/5469865/?claim=239wsgwnd9b">Follow my blog with Bloglovin</a> Eccoci.. Seguendo la strada già percorsa dalle mie amiche blogger Simona e Valeria e grazie al preziosissimo tutorial di Vaty   anche questo blogghetto è approdato su Bloglovin quindi se vi va ora potrete seguirmi anche lì! Buona continuazione di pomeriggio e ... mi raccomando.. Vi aspetto su Bloglovin! 

Ciao io sono Elena, ma credo che qualcuno mi conosca, perché segue il blog di mamma. Adesso arrivo al dunque, farò un porta perline un po' speciale. Voi vi chiederete come si fa, almeno lo spero! Occorrente per questo lavoro: contenitore delle uova fatto di cartone; carta di plastica degli adesivi; colori acrilici oro e argento; tempere fucsia e verde; nastro; colla; forbici. Ecco come si costruisce. Bisogna ritagliare una striscia del coperchio, creando un'apertura. Poi si dipingere il portauova all'esterno con i colori acrilici oro e argento,  all'interno con le tempere verde e fucsia    e si lascia asciugare. Ho passato un nastro incollandolo con la colla lungo i bordi, in modo che il coperchio possa restare aperto quando serve. Infine ho attaccato una striscia di carta trasparente sull'apertura, ricavandola da una base per adesivi usata. Ho scattato delle foto per farvi vedere un un pochino del ...

La prima vera domenica d'estate, calda, sonnacchiosa. Con tante idee per la testa e quella svogliatezza morbida che rallenta ogni cosa. Perchè farlo oggi? Domani è meglio. Magari qualcosa.. Sì qualcosa s'ha da fare, ma non tutto. Completezza interrotta. Perchè a volte l'andamento lento è necessario. Perchè ve ne parlo di martedì? Ehm.. perchè ieri è stata una giornata di quelle da archiviare sotto la voce: "lasciateognisperanzaovoich'entrate" che, vista la presenza sulle nostre sudate teste del ciclone Ade, direi che è catalogazione appropriata. Ma torniamo a domenica sera. Un cocktail per iniziare.. Che poi se te lo prepara Lui è ancora più buono! Barchette di crudo di Sauris e melone per rinfrescare il palato e un riso freddo con gamberetti, menta e lime... Per sedersi assieme a fare un pic nic da divano guardando assieme per la "nonmeloricordovolta" Notting Hill e lasciarsi trasportare dalla romantica ironia di musiche ed amb...

Non vi racconterò che sono le..diciamo 8:12 del 15 giugno e io sono qui a scrivere, già oppressa dalla calura di Ade, il post dedicato al consueto appuntamento con la mitica staffetta tra blogger.. E sì perchè oggi non c'è scusa che tenga si va Di Blog in Blog !

Questa volta all'iniziativa di Monica del blog Viaggi e Baci che si chiama Il Senso dei miei Viaggi partecipo io perchè a me gli animali piacciono un sacco. Non ho ancora fatto molti viaggi, ma quando vado da qualche parte la mia macchina fotografica fucsia, quella che mi ha portato Babbo Natale è sempre con me. La prima foto che ho scelto però è stata fatta con una macchina di quelle vecchie, quelle con il rullino, anche se poi mamma ha fatto la scansione e io l'ho modificata leggermente. Ve le metto tutte e due, quella originale e quella modificata da me. Mamma mi aveva portato per la prima volta al Castello di Udine . Era un bel pomeriggio di sole, subito dopo l'asilo. Invece di catturare la farfalla con le mani sono riuscita a scattare la foto e mi è piaciuto così tanto il risultato che ho pensato di chiedere a Babbo Natale una macchina fotografica tutta mia e lui me l'ha portata. La seconda invece è del viaggio più lungo che ho fatto fino a ora ...

Dieci giorni dal Mammacheblog . Il tempo, come penso spesso, corre veloce. Già dieci giorni. E capita che un post che mi è frullato nella testa fin dall'interminabile viaggio di ritorno in treno, in quella piovosa sera di sabato, veda la luce, anzi la rete solo oggi. Ma non per questo le sensazioni sono meno vivide, anzi direi che sono sedimentate in un ricordo che non è solo catalogabile fra i bei ricordi, ma fra i ricordi che lasciano il segno. Ero partita titubante, lo confesso. Per l'alzataccia alle 4.30, per il tempaccio simil-invernale, per quel mio sentirmi sola e solitaria, unica rappresentante (penso) di una regione come il Friuli Venezia Giulia che in pochi conoscono veramente. E sì mi sentivo un po' particella di sodio, nel mare magnum di tante blogger con molta più esperienza e con molte più idee e progetti di me, che un vero progetto per questo blogghetto non sento ancora di averlo. Salvo forse l'idea di un percorso di blogging mamma-figlia:...