Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia. Il guest post di Fà: una passeggiata per Spilimbergo
Inauguro oggi un nuovo, possibile percorso del mio blog.
Poichè uno degli intenti di queste pagine virtuali è farvi conoscere e apprezzare la mia terra, la regione Friuli Venezia Giulia e poichè non ho la presunzione di conoscerla in ogni suo dettaglio, mi è sembrata cosa carina chiedere una mano agli amici...
Inizia Fà con l'avvincente presentazione della "sua" Spilimbergo e speriamo questo sia solo il primo di una bella serie di guest post.
Chi volesse per diletto e per passione scrivere di un luogo, di una iniziativa particolare o anche delle sue impressioni da turista dopo una visita in Friuli Venezia Giulia, questo è il momento di mettersi all'opera!
Per ulteriori informazioni potete contattarmi via mail a mcris.novello@gmail.com
Ecco a voi il guest post di Fà, che ringrazio dal profondo del cuore per la disponibilità.
L'eccellente padrona di casa di questo blog, mi ha
chiesto di scrivere qualcosa riguardo alla mia città, quindi eccomi qui.
Innanzi tutto credo che sia doveroso presentarmi: sono Fà,
seguo questo blog più o meno dalla sua nascita e devo ringraziare la rete per
avermi fatto incontrare la nostra Cristina ormai alcuni anni orsono.
Sono
animata da un certo campanilismo, quindi chiedo subito scusa se sarò troppo di
parte nel parlare di Spilimbergo.
Voglio accompagnarvi in una passeggiata lungo Corso
Roma: la via principale del centro. Al suo imbocco si trova la prima di due torri, residuo di due cinte murarie che hanno protetto l’insediamento nel corso della sua espansione.
Gran parte dei negozi che animano la via sono locali storici gestiti spesso dalla stessa famiglia da diverse generazioni. Antiche dimore si affacciano sul corso, il leone di S. Marco ci ricorda qui e là il periodo della dominazione veneziana.
Guardandosi bene attorno si possono scorgere eleganti trifore e lacerti di affreschi.
Camminando
tranquilli, magari cogliendo l’occasione per fermarsi a uno dei tanti caffè e
osterie che si affacciano lungo la strada, si arriva a uno spiazzo, davanti
alla seconda torre, affiancata da un palazzo affrescato con le storie delle
fatiche di Ercole: il Palazzo del Capitano. Un consiglio: a questo punto
guardate l’enoteca che avete di fronte, scendete gli scalini sulla sinistra e
potrete ammirare una Crocefissione del Narvesa che molti ignorano.
Continuiamo la
nostra passeggiata lungo il corso e troviamo piazza Duomo. Non lasciatevi ingannare: il Duomo di S. Maria Maggiore non è romanico, ma gotico italiano. Andateci nel pomeriggio verso le 17, soprattutto d’estate, per cogliere la magia di quella “lus verda di agha” di cui parla Novella Cantarutti nella poesia “Gent da la grava” (le grave sono il terreno sassoso delle nostre zone chiuse tra il corso di fiumi e torrenti, la luce assume questa sfumatura verde passando attraverso le vetrate dei rosoni della facciata del Duomo).
Nella piazza altri palazzi dalla storia importante: rimanete sul lato sinistro, la colonna del palazzo della loggia conserva ancora incisa la “Macia”: l’antica unità di misura di lunghezza usata nei possedimenti dei conti di Spilimbergo.
Ma ora andiamoli a trovare, questi conti: attraversiamo il ponte di pietra che ha sostituito quello levatoio e affacciamoci nella corte del castello. Sulla sinistra Palazzo Tadea, dove è da poco rientrata la Magnifica (questo l’appellativo concesso alla castellana) sotto forma di una riproduzione dell’unico ritratto noto, proprietà di un ramo della famiglia ancora esistente. A guardarla bene, più che magnifica, Tadea qui sembra arcigna, ma dobbiamo a lei la ricostruzione del castello dopo l’horibil zobia grassa del 1511, quindi doveva essere una donna dal temperamento deciso per affrontare le difficoltà di governo in quel periodo burrascoso. Poi Palazzo dipinto, con affreschi del Bellunello:
Spero, con questa rapida carrellata di avervi incuriosito
almeno un po’ e di incontrarvi per le vie della mia cittadina.
Questo è solo un assaggio. Le possibilità di visita sono
varie: Spilimbergo è sede di una prestigiosa Scuola di Mosaicisti, del Centro di Ricerca e Archiviazione
Fotografica, della Fondazione Ado Furlan ed è circondata da terreni coltivati a
vigneto (le grave appunto)con relative cantine e locali per gustare i prodotti
tipici friulani, in particolare delle valli pordenonesi…
Vi segnalo il 6 e 7
ottobre la Festa della terra, dell’ambiente e del tipicamente Friulano
e dal 1 al 23 dicembre i mercatini di Natale.
Links utili:
Sito ufficiale del Comune di Spilimbergo
Scuola Mosaicisti
CRAF - Centro Ricerca e Archiviazione Fotografica
Fondazione Ado Furlan
Associazione culturale Il Caseificio
Cosa ne pensate? Vi piace la mia idea?
Se sì, scrivetemi oppure aiutatemi a condividerla su FB, Twitter etc.. !
Grazie di cuore in anticipo :)
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Grazie di cuore in anticipo :)
Foto: le immagini di questo post sono state tratte da Fà dal web.
Bellissima idea!
RispondiEliminaIl Friuli è ricco di piccoli e grandi borghi da girare e scoprire.
Grazie Rossella, infatti l'idea è quello di dar spazio alle nostre piccole, grandi meraviglie :)
EliminaChe brivido leggersi!
RispondiEliminaGrazie dell'ospitalità!
Ma di nulla!! Grazie a te. Brava!!!
Eliminabella e gradita idea! Sai che pensavo ad una cosa simile per la mia città, realizzata in maniera diversa chissà se riuscirò. Complimenti un saluto
RispondiEliminaGrazie Giorgia! Dai prova, a me sembra un'idea davvero carina :)
EliminaGrazie Cristina,
RispondiEliminaavevo visto questo paese alla tv qualche anno fa, ma con questo posto mi hai incuriosito moltissimo...
Mi piace l'atmosfera dei vostri paesi, un giorno vorrei visitare questo grazioso paese...
Buon fine settimana!
Grazie Titti, come sai io spero sempre che tu riesca a tornare dalle mie parti per poterti incontrare :) Buon inizio settimana a te.. poi passo a leggere il tuo nuovo post :)
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