Dal Diario di Lei: gente da teatro
Lei pensa che fare la fila al guardaroba del teatro dopo uno spettacolo sia un'esperienza trascendente. E non stiamo parlando del dopo-spettacolo di uno show hippy post Woodstock, ma di un balletto classico. Avete presente? Quello sulle punte, con ballerine eteree che sfiorano la scena e torniti ballerini in calzamaglia che le sollevano come se Newton con le sue leggi non fosse mai esistito. Sì quello. Quello a cui si dovrebbe accedere con una sorta di reverenza, non con la borsa della spesa, da utilizzarsi come mezzo antisfondamento. Perchè non ti serve la scorta di acqua minerale, nè lo snack cerealizzato-azuccherato, nè le cuffiette, nè le scarpe da ginnastica, santo cielo! Perchè al termine, mentre ancora scrosciano gli applausi, non devi correre a buttare la pasta e non è necessario alzarsi di fretta, camminando sui piedi di quelli che hanno ancora gli occhi lucidi di emozione per la meraviglia appena conclusa. In fila - Lei osserva - puoi scorgere in accalcato dis...