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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Una merenda fiorita

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Come vi ho raccontato nel post di Pasquetta   una gentile Bimba-quasiragazzina mi aveva regalato un mazzolino di profumatissimi fiori di sambuco. Ebbene una parte di questi fiorellini ha addolcito la merenda di ieri e la colazione odierna sotto la forma di questi deliziosi pancakes. E siccome sono proprio buoni, la mia piccola e bravissima socia in cucina ed io abbiamo deciso di condividere la ricetta, sperando naturalmente di farvi cosa gradita. Mi raccomando però per raccogliere i fiori di sambuco cercateli lontano dalle strade trafficate! Ingredienti : 100g di ricotta 50g di farina con lievito 4/5 cucchiai di fiori di sambuco 2 cucchiai di zucchero 2 cucchiai di latte 2 uova di cui un albume montato a neve un pizzico di sale burro q.b. per ungere leggermente il pentolino Mescolate in una ciotola la ricotta e lo zucchero, aggiungete le uova, il latte, i fiori (dopo averli lavati e privati dei gambi più duri), la farina, facendo attenzione a che non si form

Pasquetta around Giassico in pics

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Oggi più che Pasquetta pareva novembre, ma la pioggia non ci ha fermato, siamo usciti ugualmente, muniti di uova colorate da Elena per rallegrare la tavola della tradizionale grigliata. Quest'anno siamo stati ospiti nella cantina di Alfieri a Giassico. Cos'è Giassico? Ha chiesto la Bimba-quasiragazzina mentre percorrevamo i pochi chilometri in macchina. E' un piccolo borgo friulano, frazione dell più nota cittadina di Cormons. Borgo di campagna, borgo mitteleuropeo. Qui fino a una decina d'anni fa - pensate - si celebrava ancora il genetliaco dell'imperatore Francesco Giuseppe, ad agosto. Una festa che richiamava moltissime persone e che l'austerità degli ultimi anni ha cancellato. Oggi rimane solo l'antica chiesa dedicata a Santo Stefano e risalente al XV sec.  e una manciata di case di pietra. Poi la campagna e tanto verde. Ancora più brillante dal bacio dalla pioggia. Fiori di sambuco per inventare una ricet

Staffetta di Blog in Blog: nel mio armadio ho trovato...

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Il titolo uscito dal sondaggio per la staffetta tra blogger di questo mese (se ve ne siete persa qualcuna, qua trovate le altre) mi ha fatto mumblizzare sul fatto che in realtà, se si eccettua il periodo della prima infanzia, che comunque non fa testo visto che era mamma a gestirlo e non io, non ho mai avuto un armadio esclusivamente mio. Davvero. E quindi cosa dire? Forse che sono una persona che ama condividere i suoi spazi, del resto anche qui sul blog lo faccio, condivido con voi, cari lettori, spazi della mia esistenza e la cosa mi rende felice. Degli armadi di mamma, ad esempio, ho sempre invidiato e invidio tutt'ora l'ordine. Sono ben sistemati e profumano di lavanda. L'unica cosa che ci accomuna. L'ordine? Ma no!! Il profumo di lavanda. Per il resto nei miei è tutto un caotico intrecciarsi di vari disordini, delle persone che vivono con me. E poi i colori. Avete mai osservato i colori dei vostri armadi? Del loro contenuto, intendo. I miei s

Il meglio di aprile #1

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"Sulla riva, un venditore di bevande, con un fornelletto di latta sotto il braccio, proponeva la sua amara bevanda ai tosatori di cani e ai materassai, già al lavoro nei pressi del Pont du Carrousel. Victor se ne fece servire mezza tazza e lo mandò giù d'un sorso. Poi, sbocconcellando il pane, s'incamminò lungo il fiume, sopra il quale il cielo ricoperto di nuvole disegnava un mosaico minaccioso. Migliaia di particelle luminose si combinavano tra loro e si separavano, volteggiando nell'aria..." (da Il Mistero di Rue Des Saints-Pères di Calude Izner) Poi il protagonista cercava di mettere ordine alle tante idee che gli si affollavano nella mente ed è un po' quello che piacerebbe fare a me, anche se non posso fare due passi per le vie di Parigi, ma solo immaginare di farlo e lasciarmi trasportare da un libro, da un blog, da un'idea senza crucciarmi troppo, cercando un bandolo nella matassa complicata di queste giornate, che ruzzolano via con i loro ta