Dal diario di Lei: educare al rispetto, la vera grande sfida

No non sarebbe un post del sabato..
Al sabato bisognerebbe scrivere di cose leggere o magari postare una ricettina per la domenica.
Ma Lei si è svegliata stamattina con questo tarlo nella testa, oltre al folletto dell'emicrania e allora bisogna lasciarla sfogare, anche se il tema è di quelli complessi, di quelli su cui potresti scrivere per ore (tranquilli non lo farò), di quelli che ti innescano un mumblizzare diffuso.
O almeno questa è l'intenzione.
Cioè Lei spera di avviare una bella discussione, anche per ampliare i suoi punti di vista, perchè altrimenti a cosa servirebbe interagire con il resto del mondo virtuale?
Tutto inizia da due situazioni.

Interno cucina, una sera come tante.
Lei sta mescolando la besciamella (e vedi che qualcosa di gastronomico ci sta) e Bimba gioca, legge, non so fa qualcosa che non lascerebbe supporre l'insorgere di pensieri esistenziali e invece..
"Maaaammma!"
"Sì tesora, che c'è?"
"Ma che cos'è un gay?"
Lei fissa la besciamella che sobbolle sorniona, il mestolo che gira mosso da una mano che continua per conto suo perchè la mente è impegnata nella ricerca della risposta più giusta.
Lei opta per la semplicità.
"Un gay è un uomo che vuole molto bene ad un altro uomo, ad esempio"
Bimba la guarda (perchè nel frattempo le era spuntata vicino) con i suoi occhioni indagatori e replica
"Ah, tutto qui? E allora perchè li chiamano con un nome diverso?"
Poi torna a giocare, lasciando Lei alla sua besciamella e alla considerazione che a risposta semplice è seguita una replica semplicemente illuminante.

Ora di pranzo, sempre una giornata come tante.
Lei, Bimba e due piatti di pasta (Lui spesso si perde questi momenti di conversazione sociale)
"Sai la bambina nuova.."
"Sì certo, come sta? Si trova bene?"
"Sì. Sai che è musulmana?"
"A sì?"
"Sì, quindi lei non prega come noi."
"No."
"Oggi una suora l'ha ripresa perchè invece di pregare stava sistemando lo zaino. La suora è stata poco rispettosa."
"Bè forse anche la suora era nuova e non sapeva che la bambina è musulmana"
"Ok, ma prima avrebbe dovuto chiederglielo.. Essere sicura..E poi scusa che male c'è? A essere di un'altra religione intendo? Quasi quasi la prossima volta che mi capita di parlarci con la suora potrei dirle che vorrei diventare buddista e vedere come la prende.. "
Poi l'argomento cambia, perchè con Bimba non si rimane mai troppo su uno stesso tema, ha troppe cose da raccontarmi..

A Lei però queste conversazioni rimangono dentro e Lei ci rimugina sopra.

Quando ho iniziato l'avventura di mamma, l'ho iniziata perchè è...iniziata.
Idem per Lui sul versante papà.
Dicono che genitori non si nasca.
Genitori si diventa.
Giorno per giorno.
E poi li vedi crescere e anche tu cresci con loro.
E non crescono solo di statura, ma divengono a poco a poco persone pensanti con una loro personalità distinta.

Una delle cose che fin da subito ho pensato avrei dovuto insegnarle, oltre al rispetto per se stessa, è il rispetto dell'altro inteso in tutte le sue forme.
Rispetto per le cose, per l'ambiente che la circonda, per le piante, gli animali, ma soprattutto per le persone.
Ne ho fatto un caposaldo, una cosa imprescindibile nella complessità dell'educazione, cercando il più possibile di aprire anche la mia mente a questo concetto.

Essere liberi non significa invadere lo spazio altrui credendo che le proprie idee siano quelle giuste.
Essere liberi significa cercare di capire l'altro con i suoi diversi modi d'essere e proporre le proprie idee senza imporle prevaricando.

Se questo fosse il presupposto, penso che tematiche come quelle abbozzate sopra che riguardano la sfera sessuale o dell'integrazione fra culture e religioni diverse verrebbero affrontate in maniera più seria ed umana dall'opinione pubblica.

Lei sente tanto urlare da una parte e dall'altra.
Frotte di paladini di una giustizia che non è giusta, perchè unilaterale in un senso o nell'altro.
Escludere per timore che includere qualcosa, qualcuno di nuovo, possa demolire incrostazioni di anni e anni..

A Lei torna in mente la Cappella Sistina com'era prima e dopo il restauro.
Il tempo ne aveva sfumato, annebbiato, la potenza cromatica.
Il restauro l'ha riportata ai nostri occhi e invece di ringraziare chi ha tanto lavorato per questa meraviglia, molti hanno, guarda un po', gridato allo scandalo..

Il velo della consuetudine, delle convinzioni assurte a leggi dogmatiche pare così difficile da strappare e invece sarebbe così semplice... Sollevarlo.

Insegnare il rispetto per sè stessi e per l'altro penso sia il primo passo.

Il cambiamento può germogliare gradualmente se lo seminiamo nelle giovani menti dei nostri figli, perchè ciò che è passato è un grande tesoro, ma ci sono sempre ampi margini di miglioramento!


Questo post ha avuto oltre a Bimba un'altra fonte di ispirazione.
Si tratta di Kikki una mamma di gran carattere e di gran cuore che recentemente ha difeso con fermezza un diritto, quello di non far seguire l'ora di religione a scuola ai propri figli. Ne abbiamo parlato nel gruppo "Mamma la scuola" su Facebook e qui e qui trovate il suo racconto.

E voi cosa ne pensate?
Lei (e io) ringrazia in anticipo per ogni commento che lascerete, anche se esula da ricette, lavoretti e viaggi e sogni..il mio blog è anche questo :)

Buona domenica!

Foto: Elena


Commenti

  1. Penso che sia molto semplice e dificile allo stesso tempo. Che viviamo in un paese in cui tutto è permeato di cattolicesimo e in cui ci si nasconde dietro un "non praticante".Ieri ho dovuto spiegare a mia figlia che non è vero che l'uomo si sposa solo con la femmina e maschio e maschio o femmina e femmina non si possono sposare. Oggi le ho dovuto spiegare il big bang in parole povere, Non sono atea ma la religione è troppo dentro ogni cosa (non sono cattolica, vivo la spiritualità e Dio a modo mio). Insomma è un gran disastro.

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    1. Credo che comunque non bisogna smettere di spiegare. Io sono cattolica, ma cerco in ogni modo di dare a mia figlia un'educazione aperta. Molti sono i temi che sorgono di giorno in giorno e questo mi spinge ancora di più a credere che la via del rispetto sia la strada migliore. Spesso le spiego il punto di vista religioso di una cosa e quello laico.. Non è facile, come ho detto è una vera e propria sfida. Buon inizio settimana mammadifretta e grazie per il tuo commento :)

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    2. buon inizio settimana a te :)

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  2. penso che ti vorrei avere come mamma - mia mamma intendo che la mia vera santa donna è del pleistocene e un po' rigidina e ha fatto danni, eh si su una bambina/ragazzina/adolescente piena di dubbi/ansie/inquitudini e un mare di insicurezze - e sono felice di averti come amica.
    baci domenicali a todo el mundo, compresa la socera, il Giusto e la Bimba.
    :-)

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    1. Grazie Marina!! Buon inizio settimana a te ;) Ps. Baci trasmessi in toto!

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  3. Bellissimo post Maria Cristina che mette in luce come c'è bisogno sempre e comunque di una buona educazione civica nel senso primo del termine .... la ns costituzione sancisce una libertà di culto ( articolo 8 ) ed una situazione assoluta di uguaglianza senza discriminazioni di sesso ( arrt. 3 ) ma purtroppo noi italiani la ns costituzione non la conosciamo,; le nostre abitudini e l'esempio dei ns politici certo non sono illuminanti. Altro che foto del presidente della Repubblica in ogni aula scolastica ...mettiamo la costituzione , 12 articoli....allora non possono più esserci di questi problemi perchè tutto si deve e si può basare sul rispetto reciproco di ogni idea, politica, religiosa, economica, sociale ecc ecc Comunque io credo che i bambini nascano molto più saggi, evoluti ed aperti di tanti di noi .... poi incontrano le maestre sbagliate, gli amici sbagliati , gòli esempi ( anche e soprattutto pubblici ) sbagliati ed il danno è fatto. L'unica arma ? Il buon esempio. Quello dobbiamo impegnarci a garantirglielo sempre.

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    1. Concordo Laura, la costituzione andrebbe studiata fin da piccoli perchè è davvero un testo illuminante di cui molti parlano e se ne fanno paladini senza conoscerne realmente il contenuto!

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  4. Non è per niente facile insegnare il rispetto, quando i media (Facebook compreso) sono inondati di messaggi inneggianti al "vai oltre le regole", all'andare avanti senza mai voltarsi indietro (si correrebbe il rischio di vedere i danni che abbiamo provocato), a una libertà così fumosa da essere scambiata da "faccio quel che mi pare e me ne frego di tutto" (e questa non è libertà ma insano egoismo). La musica stessa, l'arte figurativa/cinematografica, vengono difficilmente accettate se non sono aggressive e/o crude (anche qui è un discorso a parte: si ritiene necessaria l'aggressività per raggiungere dei cervelli intontiti dalle troppe informazioni che si ricevono ogni giorno: il messaggio più forte è quello che "vince" l'apatia). Continuano a dirci che è necessario vincere, non partecipare (parole testuali di uno spot pubblicitario), e questo è il primo stimolo a trionfare a tutti i costi (su cosa poi non si sa) bypassando le regole fondamentali della convivenza.

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    1. Detto questo, non è facile insegnare il rispetto, che è cugino della gentilezza. Non è facile dire "gli eroi che vedi in TV sono sbagliati, sono storti". Non è facile far capire che la persona giusta non è quella con lo sguardo più tenebroso o quella che conosce meglio le arti marziali, come vorrebbero farci credere certi film o certi videogiochi. Che sono, per l'appunto, film o videogiochi.

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    2. Hai ragione Gianfranco, non è facile, ma bisogna cercare di contrastare con l'intelligenza cio' che in gran parte è frutto della stupidità. La via facile è sempre quella più allettante e su questo che fanno leva i comunicatori. Dare un pugno spesso è molto più semplice che stringere la mano e dialogare..

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  5. complimenti per il blog,ti seguo grazie a kreattiva!
    http://www.fairymonnalisadolls.com/
    buona giornata

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    1. Grazie e benvenuta, passerò a ricambiare la visita. Buona giornata a te :)

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  6. Benvenuta Erica, grazie! Ricambio volentieri la visita. Buona giornata :)

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  7. Ciao Cristina:)
    ti ho vista su kreattiva e non potevo passare da te, dato che anche io sono di Udine :) e poi mi sono appena laureta al SID che è un ramo di scienze politiche..
    mi piace il tuo blog, sono contenta di averti scoperta...se ti va passa da me:)
    a presto!!

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    1. Benvenuta! Ho già ricambiato molto volentieri la visita, mi fa sempre molto piacere quando passa da queste parti chi non è poi così lontana :) Torna pure a trovarmi quando vuoi!

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